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giovedì 30 giugno 2011

Europa

In epoca greco-romana Europa era un termine geografico indefinito, una terra a nord del Mediterraneo, della quale non si conoscevano i confini settentrionali. Solo con l’inizio del Medioevo e più precisamente con l’avvento degli ordini monacali cenobitici l’area geografica iniziò un lungo processo di amalgama che comprese il passaggio dalla cultura antica e quella nuova. 
Migliaia di monaci, nel silenzio dei chiostri, contribuirono a costruire con il loro paziente lavoro la base sulla quale si sarebbe formato il nuovo ….. oggi il vecchio …… continente caratterizzato dai diversi popoli che l’abitavano. 
Gli ordini Cistercensi diffusero ogni tipo di lavoro e divennero, perciò, protagonisti della circolazione di una cultura delle arti ed attività …… anticipazione dell’operosità proto industriale. 
Fu il “labora” di quegli ordini benedettini che, con l’alzarsi all’alba per gustare la pace di certi momenti, condusse allo sviluppo di un grande progetto amministrato da un regola ferrea. 
Dissodando e bonificando intere regioni, la cultura agricola si radicò nella società, contribuendo in modo determinante ad unire la cultura greco-romana e quella dei nuovi popoli, a migliorarne la vita, a far fiorire il concetto di “mercato”. Ma il tempo fu scandito anche dal salvataggio di opere d'arte, di opere letterarie e dalla diffusione delle conoscenze in tutti i domini. 
E’ su questi pilastri che l’Europa appoggia. E’ sulle alture che ospitavano le Abbazie che l’Europa cresce. Da quei monti un controllo discreto portò gli uomini dell’epoca ad azioni utili e concrete iniziando ad individuare nella discrezione uno strumento cardinale che “un leader” ha a disposizione per riuscire a far crescere i propri collaboratori. Analizzando tale virtù può tornare utile chiarire l’importanza della riservatezza elemento d’unione tra le necessità dell’uomo e la necessità del fare. 
Personalmente penso a quei tempi come la fonte del sapere finemente tutelato nello “scriptorium” che vide migliaia di monaci illustratori a far nascere la sapienza umana da trasferire ai posteri. Immagino la morbidezza delle pergamene, l’odore degli inchiostri, la delicatezza delle “penne”, l’oro, il lapislazzuli, i colori in genere che, ogni singolo fratello, aveva come armamentario per le sue decorazioni. Immagino i “farmacopoli” che si adoperavano per il bene della comunità, gli orti botanici, gli alambicchi e le storte alchemiche e tanto altro ancora. 
In tutto questo affondano le radici dell’Europa che oggi raffiguriamo con una bandiera azzurra e tante stelle d’oro quasi a riprodurre la gemma blu, tempestata d’oro,del lapislazzuli.